Il trattamento di bioristrutturazione non è doloroso, viene effettuato in ambulatorio in regime di day-hospital e consiste in numerose microiniezioni effettuate con aghi molto sottili o con cannule, a livello del derma superficiale nella zona interessata.
L’ago utilizzato, nel trattamento di bioristrutturazione, è sottilissimo (30 G) e la sua introduzione nella pelle provoca solo un lieve fastidio, dalle pazienti avvertito generalmente come sopportabile. Comunque, soprattutto per quei soggetti con una soglia del dolore particolarmente bassa ma anche per gli altri, solitamente si consiglia di applicare sulla zona da trattare, all’incirca 3 ore prima dell’intervento, una pomata a base di lidocaina (anestetico locale). Questa stempererà qualsiasi fastidio; sarà comunque il vostro medico-estetico a parlarvene.
Nel caso di utilizzo della cannula viene effettuato solo una unica puntura nella quale si inserisce la cannula che poi viene fatta scorrere sotto il derma.
Ripetiamo che non si tratta di dolore, ma di semplice fastidio legato alle iniezioni stesse che, in punti specifici del viso, del collo e del decolleté, delle braccia e dei gomiti, sopra le mani, sull’addome e sulle ginocchia, avrà un suo particolare riscontro a livello sensoriale. Ognuna di queste zone infatti ha una propria specificità e ovviamente una sensibilità particolare.
E’ un trattamento veloce e non lascia tracce. Le sedute di bioristrutturazione non comportano effetti collaterali se non, in rari casi, un lieve rossore temporaneo o un piccolo livido dovuto al trauma dell’ago nella zona di inserimento, che tende a scomparire spontaneamente in due-tre giorni.
La bioristrutturazione può avere controindicazioni generiche, come allergie al materiale da iniettare, dermatiti acute e infezioni in corso, herpes in fase attiva o gravidanza.
Con un protocollo completo , valutando tutte le indicazioni del paziente, si possono osservare in tempi brevi dei progressivi miglioramenti dell’aspetto cutaneo.