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In cosa consiste la gluteoplastica?

L’aspetto estetico dei glutei viene sempre più spesso considerato come simbolo di femminilità, ma anche di una forma fisica giovane e allenata.

Costumi sgambati e pantaloni attillati sempre più impietosi nel mettere in risalto le curve, fanno si che una donna sia sempre più attenta a valorizzare quest’area del proprio corpo. Grazie alle moderne tecniche sviluppate soprattutto in Brasile, la Gluteoplastica o Rimodellamento dei Glutei diventa oggi un intervento di chirurgia del corpo sempre più richiesto fra le pazienti di sesso femminile e talvolta anche di sesso maschile.

Le indicazioni più comuni per le quali una paziente si sottopone a un intervento di Gluteoplastica sono un volume dei glutei troppo piccolo e sproporzionato rispetto al resto del corpo, la presenza di tessuti poco tonici a causa di dimagrimenti e/o invecchiamenti, e talvolta gravi asimmetrie delle due natiche causate da molteplici fattori. Gli interventi di chirurgia del corpo più comuni per l’ingrandimento ed il rassodamento dei glutei sono:

  • la Gluteoplastica con Lipofilling (infiltrazione di grasso)
  • la Gluteoplastica con protesi

La Gluteoplastica con lipofilling: è un intervento di chirurgia del corpo particolarmente indicato nei pazienti con una buona disponibilità di grasso da aspirare in altre aree del corpo. Il vantaggio principale di questa metodica consiste nell’utilizzo esclusivo di tessuto naturale dello stesso paziente, mentre lo svantaggio consiste nella possibilità che una parte non prevedibile di questo grasso sia riassorbita.

La Gluteoplastica con protesi: è un intervento di chirurgia del corpo attraverso una piccola incisione verticale nascosta fra le due natiche, è possibile inserire due protesi in gel coesivo di silicone, al di sotto della fascia muscolare (Tecnica di De La Peña) oppure all’interno del muscolo gluteo (Tecnica di Gonzales).

I vantaggi principali di questa tecnica è la prevedibilità del risultato e l’ottimale mantenimento nel tempo, e la consistenza molto morbida e naturale ottenibile grazie a protesi di ultima generazione. L’unico svantaggio, secondo alcune pazienti, è costituito dalla necessità di dover utilizzare un impianto protesico.

Una delle anestesie più comuni per effettuare questo tipo d’intervento è l’epidurale, grazie alla quale la paziente, qualora lo preferisse, può rimanere perfettamente sveglia durante tutto il corso della procedura. Il recupero post-operatorio è abbastanza agevole, fermo restando che la paziente dovrà fare attenzione a mantenere specifiche posizioni ed evitare l’attività fisica per circa 15 giorni.

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