L’addominoplastica, o la lipectomia, post parto è una delle procedure più indicate per la correzione degli inestetismi dovuti dallo stiramento cutaneo portato da una gravidanza. Dopo questa infatti, le neo mamme notano che i cambiamenti più evidenti si hanno sull’addome, sopratutto per quelle che hanno la pelle poco elastica che non si ritira a sufficienza dopo la gravidanza.
Molte di queste quindi decidono di sottoporsi ad una addominoplastica per correggere smagliature, accumuli adiposi e lassità cutanea. Questi inestetismi infatti non possono essere eliminati né con l’esercizio, né con vari trattamenti cosmetici.
E’ consigliabile aspettare almeno un anno dal parto, per far sì che ci sia una completa stabilizzazione del peso e della struttura muscolare, prima di programmare un intervento di addominoplastica. Questo intervento è delicato e si svolge in anestesia generale: richiede però una sola notte di ricovero con una ripresa delle proprie abitudini nell’arco di due settimane.
Il post operatorio comporta alcuni disturbi che sono possibili da ovviare grazie all’assunzione di antidolorifici. Solitamente il chirurgo impone inoltre di indossare, almeno per il primo mese, un busto contenitivo che avrà il compito di favorire il ricompattamento dei tessuti. L’addominoplastica è un intervento che può essere eseguito secondo diverse modalità, a seconda delle esigenze e delle aspettative della paziente.
Può essere meno invasiva agendo sulla zona che va dall’ombelico al pube, area dove in genere si interviene con il taglio cesareo, oppure con iperectomia addominale, quando la quantità di epidermide da asportare è maggiore.
Infine ci sono pochi casi, gravi, in cui a causa della distensione della parete post gravidica, bisogna intervenire anche sui muscoli retti dell’addome.