In commercio esistono moltissimi bioristrutturanti che sono divisi in monosostanza o combinati per creare diversi effetti ringiovanenti.
I bioristrutturanti in monosostanza utilizzano un’unica sostanza e ne sfruttano il principio attivo: la principale sostanza è l’acido ialuronico.
Solitamente viene preferito impiegare dei biorivitalizzanti combinati alternandoli fra loro: si ottiene il miglior effetto possibile, creando il minor disagio alla normale routine del vivere quotidiano.
Fra i bioristrutturanti più usati e conosciuti ci sono quelli a base di acido ialuronico con aggiunta di polinucleotidi , impiegato per rigenerare pelle molto atrofica e spenta e quindi consente di levigare le linee del viso, del collo e le rughe medio grandi.
L’acido ialuronico è uno dei componenti principali della pelle: la protegge e la mantiene idratata ed elastica e il suo utilizzo, tramite la bioristrutturazione (e anche la biorivitalizzazione), riattiva i processi biologici naturali interni.
Nelle iniezioni, oltre all’acido ialuronico, si immettono anche polinucleotidi: questi ultimi sono gli elementi base con cui si rigenera il nucleo cellulare.
Le loro proprietà sono:
La bioristrutturazione sarà comunque adattata, con programmi particolari, in funzione delle esigenze: ogni persona ha la propria specificità.
Ovviamente la scelta del protocollo di bioristrutturazione da adoperare dipende, in ogni caso, dalle specifiche necessità delle aree da curare e dalle condizioni di partenza della pelle e del derma.