Con il mese di maggio inizia ufficialmente la stagione dei matrimoni, occasioni per le quali ci si prepara con un giro dal medico o dal chirurgo estetico.
La wedding surgery è ormai una realtà anche in Italia ed è caratterizzata dalla scelta di trattamenti soft che non stravolgano l’espressività. A dare qualche numero in merito è l’Aicpe. Secondo l’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica, circa il 12% delle future spose prima del sì si rivolge a un professionista della chirurgia o della medicina estetica.
La maggior parte di loro richiede un risultato naturale e punta a sfoggiare un viso più riposato (i mesi che precedono il matrimonio sono spesso molto stressanti). Tra gli obiettivi principali c’è quello di venire bene nelle foto del servizio. La forbice anagrafica è molto ampia; si parte dalle più giovani, che lamentano spesso rughe d’espressione, fino ad arrivare alle 40enni.
La tendenza è quella di recarsi dal medico o dal chirurgo estetico 6/8 mesi prima del grande giorno. In questo modo è infatti possibile informarsi meglio sulle operazioni e sui trattamenti. Molto frequente circa 3 mesi prima del matrimonio è la richiesta di peeling e biorivitalizzazioni, soluzioni di medicina estetica intelligente che aiutano a migliorare la luminosità del viso.
Il trattamento più gettonato è però il botulino! Eseguito nella maggior parte dei casi circa 2 mesi prima del giorno del sì, contribuisce a distendere le rughe della fronte e ad attenuare le zampe di gallina. Molto amati sono anche i filler, richiesti per addolcire gli zigomi, rimpolpare le labbra e ridurre le occhiaia.
Diverse pazienti tornano anche dopo le nozze per ripetere i trattamenti e mantenere un aspetto giovane, fresco e riposato. Merito di quella rivoluzione che è la medicina estetica intelligente, essenziale per chi vuole prendersi cura della propria bellezza senza stravolgere i lineamenti.